Già, verrebbe da dire che anche il più vecchio mestiere del mondo, subisce le nefaste ed imprevedibili azioni di disturbo provenienti dal Cyber Spazio. Una prima considerazione, anche se probabilmente ai più informati risulta un’affermazione superflua, è quella di riaffermare che il Cyber-Spazio non è appannaggio delle sole forze armate!
Inutile dire anche che il termine Cyber è nuovo per nome, ma non per sostanza. In ogni periodo la minaccia “ignota” era sempre presente; la tattica della dissuasione per fare un esempio nel campo militare. Bene, i tempi si sono evoluti e con essa la tattica. Ma non solo; con l’ingresso sempre più preponderante della tecnologia anche i più diversi settori della società sono diventati, nolenti o dolenti, attori attivi.
Così nel milieu basilese ha registrato una cyber-guerra che ha messo in ginocchio indirizzi a luci rosse! Una guerra fra contendenti? Una guerra contro la prostituzione? A noi non importa più di quel tanto. Più importante è il fatto di renderci conto della nostra vulnerabilità; la nostra rete è vulnerabile, noi siamo vulnerabili. L’attacco da quanto si è potuto ricostruire non è partito dal suole elvetico, bensì dal suolo ucraino. Un ulteriore ammonimento alle nostre istituzione, che senza una coordinata e organizzata organizzazione non è possibile attuare misure effettive contro eventuali attacchi ben più pericolosi.