Il silenzio

Niente. Nessuna novità. La mia news-letter sembra morta. È ormai da diverso tempo, tanto tempo, che ho smesso di scrivere. Temporaneamente. Da un lato ero stanco. La stesura di un testo richiede tempo, tanto tempo. Non che difetto di idee, anzi. Ma ho scelto di concentrarmi sulla lettura e su alcuni hobby che per molto tempo avevo accantonato. Un esempio è la chitarra. Strimpellarla, pizzicargli le corde mi ha riportato a quando ero uno scout attivo. Tanti ricordi. Inoltre, gli impegni professionali e la famiglia richiedono il suo tempo. Dimenticavo per dare un po’ di brezza alla mia testa, impegnata ogni giorno nell’insegnamento, decisi – quasi di punto in bianco – di diventare un motociclista. Fatto, pianificato e realtà. Oggi sono possessore di una Harley-Davidson Custom 1200. Ho dovuto fare anche la patente, a 51 anni. Praticamente ogni chilometro è una scoperta. La brezza e la gioia nel poter scorrazzare nelle più impensate strada, mi ricarica le batterie e mi permette di ricaricare il mio contenitore di idee. Praticamente fantastico.

Ma non ho chiuso con la tastiera.

Durante questi anni, malgrado che la geopolitica mi affascinava – e mi affascina tutt’ora ha lasciato il posto ad un’altra tematica molto affascinante: parlo della Leadership. Da diversi mesi sto – lettera dopo lettera – abbozzando quello che spero possa in un futuro prossimo, diventare un manualetto focalizzato sulla leadership 4.0. Non ho ancora deciso il titolo.

Probabilmente niente di apocalittico, semplicemente uno sguardo al domani per capire come il leader di oggi si debba confrontare con una situazione sempre più globale, agile, veloce e connessa. Staremo a vedere. Si dice anche “se son rose … fioriranno!”

Il mio silenzio è così voluto. È salutare. Ritornerò. Io ho tutto il tempo.

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