L’Europa ricostruita

Politica ed economia tra Stati Uniti ed Europa occidentale 1945-1955

David W. Ellwood, pp. 345, Il Mulino, gennaio 1994

La fine della guerra fredda ha reso nello stesso tempo possibile e necessaria una rivisitazione del decennio 1945-1955. […]

Annotazioni / spunti di riflessione

• Verso la fine della guerra, in parecchie nazioni si valutava quale politica economica si dovesse intraprendere.
• Era chiaro che per evitare altre guerre, ogni nazione avrebbe dovuto raggiungere una stabilità economica/politica.
• Per contro si delimitava pian piano le divergenze fra il modello capitalistico e quello comunista. Di conseguenza questa tendenza finirà per mettere sotto “dipendenza” varie nazioni d’Europa.
• Difficoltà di ripresa, penuria di generi alimentari, aumento del tasso di mortalità.
• Penuria di carbone.
• Grande esodi di persone senza più un tetto
• Aumento delle dittature
• Acutizzarsi dei problemi fra le campagne e le città (i contadini non rifornivano più le città …)
• Contadini profittatori ( ?) È un fatto che molti di loro in questo periodo riuscirono a riscattare tutti i loro debiti.
• Nov 1943 creazione UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration). Organo avente quali scopi di organizzare gli approvvigionamenti e i servizi essenziali nei paesi liberati. Questo organo avrà vita breve
• 1945 Grave crisi alimentare, ampliata a livello mondiale
• fine 1946, liquidazione dell’UNRRA
• Periodo (inizio dopo guerra) costellato da scioperi (inflazione e disoccupazione di massa)
• In Francia, l’apparato trasporto (strade, ferrovie) era altamente distrutto e vi era una grande penuria di carbone (questo lo si poteva riscontrare anche in altre parti d’Europa)
• La penuria di carbone, oltre a bloccare le industrie, bloccava anche le economie domestiche.
• La GB, grazie ad una clima politico più stabile (cooperativo), riuscì nel ’46 ad aumentare la produzione (slogan :”Fill the ships and we will fill the shops” – riempite le navi e noi riempiremo i negozi). Gli scioperi erano considerevolmente diminuiti.
• 1948 Europa meridionale. Pericolo di una guerra civile.
• Crescita della diffidenza verso i partiti comunisti (questo dovuto alla politica che Stalin stava conducendo)
• Ascesa dei partiti cristiano democratici, con l’appoggio della chiesa cattolica
• In Francia, Monnet ebbe un grande ruolo per risollevare la Francia. In mezzo a tanto pessimismo, quest’ultimo fu capace di intuire che la Francia era un paese nuovo, pieno di energie vigorose, a cui mancavano soltanto un ambiente in cui lavorare, un metodo di azione, e obiettivi su cui convergere.
• La ricostruzione in Germania era ancora più difficoltosa, dato che sul finire della guerra Hitler aveva decretato quell’azione chiamata più tardi, “l’atto suicida”, cioè la (quasi) completa distruzione di tutte le opere basilari (infrastrutture, strade, ponti, ecc.). Un solo risultato ; un disastro economico (sociale).
• La politica dei 2 blocchi verso alla Germania all’inizio del dopo guerra era molto contorta e per meglio dire inesistente. Non c’era una rappresentanza politica. Gli affari erano condotti dai distaccamenti militari. Negli anni successivi il problema Germania (e la sua occupazione) diventò il punto centrale (problema) della ricostruzione europea.
• Una ricostruzione Europea non poteva avvenire senza tenere conto della Germania (posizione, risorse, capacità produttive, ecc.)
• Ognuna delle potenze vincitrici operava in Germania, secondo le proprie idee e le proprie esperienze passate e di governo. Quindi l’intera questione Germanica era condotta separatamente. (si basti ricordare l’atteggiamento della GB e della F dopo la 1a guerra mondiale)
• Difficoltà degli Inglesi di concepire un piano per la loro parte occupata (avevano la zona più popolosa ; avevano paura anche che gli USA si ritirassero dal contesto e la Russia era alle porte)
• Inizio 1946 unificazione degli intenti fra USA e GB
• Divisione dell’Europa in 2 aree ideologicamente contrapposte fra loro.
• Creazione di una nuova minaccia (guerra fredda)
• Profilarsi di un nuovo ruolo (impegno) degli USA nell’Europa.
• La politica del dopo guerra è una politica prettamente incentrata sull’economia e di conseguenza sulla ricostruzione. Formazione di nuovi assetti e forze politiche.
• circa ’47. Gli USA decidono ora di intervenire, per migliorare il tenore di vita degli europei, ma anche per contrastare l’avanzata del comunismo.
• L’aiuto USA, comunque aveva tutte le sue concezioni e strategie (varie e surrealistica ; creazione di un’Europa sul modella americano) ; ma alla fine furono gli Europei capeggiati dagli Inglesi a costringere il pensiero americano a svoltare in una direzione nuova e più realistica (richiesta di aiuto presentato a Washington fra la primavera del ’45 e del ’47)
• Dopo il ’45 assistiamo ad un cambiamento di ruolo è la fine dell’Impero Britannico quale entità economica, relegato a subalterno degli USA
• Dal ’47 si constatava una minor penuria di materie prime. Anche la situazione alimentare e le reti ti trasporto, stavano sensibilmente migliorando.
• Come già citato in questi anni sono soprattutto le difficoltà di quasi tutte le nazioni Europee (economie / ricostruzione) al centro della politica. Per esempio la GB ha dovuto “smobilitare” il suo impero coloniale ; cioè disimpegnarsi militarmente ed economicamente al di fuori dell’Europa, cedendo in parte lo scettro agli USA
• (dalla politica Truman) rivolto agli stati Europei :”o siete con noi, o contro di noi”
• Relazioni del dopo guerra : diffidenza = futura guerra fredda
• La situazione generale di vita erano quelle della guerra ; penuria di generi alimentari, scarsità di illuminazioni, scarsità di vestiti ecc. Fino ad ora tutti gli aiuti erano frammentati fra loro e non vi era una linea comune.
• Intensificazione della guerra fredda tra il ’47 e il ’48.
• In questo periodo la sovranità economica degli stati anti-comunisti venne controbilanciata dalla rinuncia della sovranità militare a favore degli USA. Gli europei ne avrebbero fatto a meno (cioè avere dei legami politico/militari), ma il fatto fu quello di scegliere il male minore.
• La divisione nei 2 blocchi viene inconsapevolmente sancita dal discorso di Marshall (in occasione della presentazione del suo piano)
• Il piano Marshall aveva quale obiettivo la rinascita delle economie nazionali e non la lotta contro il comunismo.
• La libertà economica fu così “assicurata”, ma la libertà militare venne meno con l’inizio della guerra fredda ‘47-‘48
• L’Europa ne avrebbe fatto meno della presenza sul proprio suolo di truppe USA, ma questo fu reso necessario dalla minaccia del comunismo.
• Dove i sovietici avanzano “pretese” (cioè dove vogliono imporre la loro influenza) gli USA contrappongono il “concetto di contenimento (basi militari in zone chiavi, propaganda ecc)
• Sulla politica americana in Europa i fatti di Praga ebbero un effetto molto rilevante. In effetti esponenti del governo Truman dissero che senza gli “errori” di Stalin i protezionisti e isolazionisti del congresso non avrebbero avallato tale politica di aiuto.
• Discussione di un nuovo concetto di sicurezza a livello Europeo/Mondiale
• Problemi all’interno delle forze armate USA (che tipo di esercito, quali obiettivi, quali priorità, quale forza/uomini…)
• Nei pensieri occidentali, si pensava che la Russia non desiderasse la guerra. Anzi la tattica era quella di ostacolare il piano Marshall per poi arrivare alle leve del comando di un qualsiasi paese per esercitare poi la propria ideologia. Ma l’arrivo al potere era visto tramite gli strumenti democratici e non tramite la guerra.
• Difficoltà nella maggioranza delle nazioni europee ad organizzare le proprie difese (budget forze armate, intenti e priorità)
• Proliferazioni di organi di spionaggio e di controspionaggio
• Tendenza ad unificare gli eserciti nazionali (marina, aviazione ed esercito) sotto un comando militare unito, ma anche e soprattutto sotto un comando civile. Fino ad ora ogni componente dell’esercito era una componente a se, dove ognuno esercitava la sua influenza secondo la propria arma e quindi senza una linea di cooperazione positiva.
• Si arriva a voler unificare economicamente la Germania tramite la cessione di alcuni poteri ad uomini capaci e fidati da parte delle potenze vincitrici.
• 26.6.48, ebbe inizio il ponte aereo alleato per rifornire Berlino, causato dal blocco sovietico. Ebbe così anche inizio la divisione fisica della città.
• Il ponte aereo nella sua prima parte era caratterizzato da una e pura semplice improvvisazione, per migliorare notevolmente in seguito.
• Ricerca di una nuova identità tedesca
• L’unione dell’Europa è vista già come un utopia pura e semplice (ogni stato detta le sue personali convinzioni all’unione che si scontrano con altre convinzioni di altri paesi, rendendo impossibile tale soluzione di unione.
• Anche malgrado l’avvento della minaccia atomica, le priorità rimangono in ambito economico e seguendo il piano Marshall, ogni nazione alla propria maniera cerca di utilizzare la potenza americana a proprio vantaggio.
• 1949 si può assistere ad una ripresa economica definita senza precedenti.
• Nel periodo postbellico, molte industrie vengono nazionalizzate anche con il consenso dei partiti borghesi.
• Chi più chi meno cerca di ristabilire un benessere mediante piani di ristrutturazione economica.
• Quando la GB effettuò una svalutazione della sterlina (1949) del 30%, anche altre nazioni europee seguirono l’azione, innescando però di nuovo malumori sociali.
• La GB difende a denti stretti la sua “superiorità economica” nell’Europa
• Resistenza della F ad una partecipazione della Ger alla OECE.
• Gli americani “esigono” l’istituzione di un mercato unico Europeo (Un primo abbozzo, comparirà nel 1992)
• ‘45-’46 grande campagna propagandistica contro il comunismo. In Italia si concretizzò lo sforzo principale
• L’idea americana di voler imporre una propria via al vecchio mondo, si scontra con le resistenze europee che vogliono mantenere un’autonomia nazionale, la più ampia possibile.
• Il dinamismo germanico tendeva ad aumentare le paure di nazioni come la Francia.
• Circa nel 1950 assistiamo ad una conciliazione con la Germania
• Effetti più o meno immediati della guerra di Corea: Provocò la più grande convulsione interna negli USA dai tempi degli scontri del 39-40 sull’entrata o meno del paese nella 2a guerra mondiale; affrettò la fine del dominio del New Deal e dei democratici sulla casa Bianca, che risaliva al 1932; decretò la fine del piano Marshall nella sua forma originaria e più nota; fece nascere il più grande programma di spese militari di tutta la storia; trasformò il patto atlantico in un efficace sistema di difesa, la Nato, e sviluppò l’ ”atlantismo” come cemento pseudoideologico atto ad assicurarne la coesione […]
• Il ’53 rilevò come la Germania e il Giappone avevano dimostrato di essersi pienamente reinseriti nei mercati mondiali; minacciando per es. le esportazioni britanniche.
• All’inizio del ’55 in Europa vi era una stabilità monetaria e una disoccupazione pressoché inesistente.
• Parola d’ordine (di nuova concezione) negli anni del boom economico era la “crescita economica” a cui ogni stato vedeva in questo tema i suoi obiettivi politici/economici.
• Boom. La forte crescita dell’economia europea la si può anche paragonare all’americanizzazione dei processi (industriali e di conduzione). Tutto quello che l’Europa faceva, l’America l’aveva già sperimentato anni prima; quindi molti esperimenti o prove erano agli europei sconosciuti. Applicazione del modella americano senza percorrere l’iter dall’inizio. Praticamente si utilizzava il prodotto già bello e pronto (si presero delle scorciatoie).
• Boom economico = anche alla diffusione di articoli casalinghi (lavatrici, televisioni, aspirapolveri, ecc.)
• Nel ’55 si ha inizio anche all’immigrazione. In Germania per esempio c’era una grave carenza di manodopera. L’Italia e la Francia erano i maggiori produttori di immigrazione; poiché all’interno del suo stato vi era una netta differenza dei valori sociali. Mentre in alcune regioni il reddito procapite era elevato in altre era di molte volte inferiore (= povertà). La differenza come ovvio che sia era fra città e campagne (F) e fra Nord e Sud (I).
• Il processo di americanizzazione in Europa ebbe nella Germania il successo più considerevole; mentre nelle altre nazioni si prese quel o quell’altro concetto, a seconda dei bisogni e della cultura esistente.

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