Un argomento scomodo

Il tema militare, la questione sulle sue strutture, sul suo impiego, hanno indebolito quei partiti che lo hanno difeso, voluto e sentito. Per contro gran parte dei partiti di sinistra e di destra pur non andando contro, non hanno fatto quasi niente. Così con il tempo chi ha perorato più apertamente la causa di altri ha subito disaffezioni. Ma questa è una pura testi. Forse!

Tutti dicono di voler un esercito. Chi si espone però sono in pochi. Tutti hanno da dire la loro. Così uno dei nostri mezzi della politica di sicurezza può essere rappresentato come il famoso coltellino svizzero. Tutti lo vogliamo. Tutti ne siamo fieri. Ma senza sapere esattamente cosa vogliamo ci troviamo un coltellino con tante funzioni, ma al momento del suo utilizzo ci accorgiamo che non accontenta quasi nessuno.

Questo ennesimo spunto parte dal contributo del 27 settembre 2008 dal titolo “La politica delle persone contro la politica del contenuto” e prosegue ancora con un contributo della NZZ di domenica 28 settembre 2008 a pagina 29. L’articolo di Martin A. Senn si sofferma sulla strana alleanza tra destra e sinistra. Queste situazioni non fanno altro che peggiorare il clima politico, minare la credibilità dell’esercito. Probabilmente è più facile farsi paladini di temi quali il riscaldamento globale, la criminalità organizzata, la socialità, la crisi finanziaria. Temi che aiutano a rimpolpare le percentuali di votanti. Non c’è dubbio! I temi altresì importanti, ma meno appariscenti, meno evidenti vengono ripescati qua e là e quando servono.

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