L’importanza dell’esperienza

L’esperienza del cittadino-soldato svizzero. L’istruzione ridotta dei quadri a tutti i livelli sta producendo una lenta ma visibile perdita di conoscenza. La difficoltà di garantire la continuità della condotta e nei processi. La trasmissione della conoscenza. Una nuova rotta è all’orizzonte.

Come divento sicuro: la lunga marcia

Quando, come giovane ufficiale, prestai il mio primo servizio nell’unità di incorporazione, avevo alle spalle una scuola reclute, una scuola sotto ufficiali, il pagamento del grado come caporale, una scuola ufficiali e il pagamento del grado di tenente. Mi sentivo preparato. Ero preparato. Ero forte.  Pensavo di essere forte. Sapevo utilizzare le armi e gli apparecchi. Malgrado questa preparazione mi mancava l’esperienza di vita. Un giovane sulla ventina. Uno sbarbatello.

Ora si trattava di aggiungere un’altra conoscenza. La condotta, non più delle reclute, bensì la gestione di soldati. Cittadini-soldati. Truppa probabilmente più anziana dello sbarbatello fresco fresco di pagamento grado. Parliamo del corso annuale di ripetizione. Il CR! Grazie al bagaglio tecnico accumulato sapientemente durante i corsi di formazione e di pagamento del grado e dotati di una giusta dose di leadership, il passo era abbastanza naturale. Sì potevo riuscire. Bastava aggiustare il proprio “vocabolario”. In fin dei conti questo non fu difficile; avevo a che fare con delle persone adulte. Non per questo la condotta è più facile. Le persone si aspettano che i loro capi, conducano. Sì che conducano. E così anche per i successivi corsi si perfezionamento per diventare comandante di compagnia fino poi come comandante di battaglione. Cosa voglio dire con tutto questo?

Semplice. I corsi di formazione, l’esperienza maturata con servizi pratici mi permettevano di iniziare una nuova funzione con un bagaglio molto ricco, dotato. Se, per esempio, dovevo approntare un dispositivo di guardia, sapevo esattamente quali erano i punti cardine che dovevo rispettare. Sapevo, insomma, cosa dovevo fare per organizzare un servizio di guardia credibile. Oppure la gestione di un gruppo, di una sezione, di una compagnia, di un battaglione era più semplice, per il solo fatto che oltre ai corsi teorici, avevo vissuto in prima persona una situazione. Un esempio (buono o cattivo). Insomma avevo una base di partenza.

La perdita di esperienza: ricominciare ogni volta da zero

Poi, all’indomani di esercito 95 e ancora più marcato con Esercito XXI (riforme resesi necessarie e che hanno anche avuto il merito di migliorare il nostro esercito), questo bagaglio di esperienze di vita vissuta diventò sempre più esile. Come istruttore, ma sopratutto nella funzione di milizia di comandante di battaglione ne ho visto le conseguenze. Nulla è più chiaro come prima. I giovani quadri, di tutti i livelli, pur essendo preparati molto bene teoreticamente, hanno un grosso handicap. Sono miopi o non vedenti! Non hanno visto e vissuto quanto andranno a vivere e sono giovani. Agli inizi delle riforme, si poteva contare sulle conoscenze dei vecchi. Oggi, questo lusso è passato. Abbiamo in generale delle unità giovani (limite di incorporazione). Questa situazione ha anche i suoi vantaggi. Chiaro. Ma per quanto concerne la trasmissione della conoscenza, il lungo percorso fra teorie e pratica …

Ma attenzione, sarebbe sbagliato pensare che le persone di oggi, sono peggiori di rodate generazioni. È solo l’istruzione più corta che ha reso più difficile riempire il nostro sacco d’esperienza, ritardando in un certo senso la maturità operativa del singolo e della formazione. Non di meno,  oggi ci sono ancora capi eccellenti! Con l’annunciata riforma del nostro esercito, si vuole dare la possibilità ai quadri di effettuare il pagamento dell’ultimo grado durante tutta una scuola reclute. Non si tratta di un ritorno al passato, ma di un aggiustamento, per garantire al nostro esercito, quadri capaci. Quadri al passo con il tempo.

Leadership: l’importanza del frutto maturo

Questo discorso vale anche per il settore civile. Giovani laureati con tanto di master o dottorati, ce ne sono tanti. Probabilmente la maggior parte di questi ex studenti, dovranno affrontare la dura realtà professionale, dovranno accumulare esperienza. Alcuni di loro, saranno chiamati a condurre altre persone. Questo percorso, comporta dei tratti analoghi al servizio militare. Formazione e pagamento. Tratto comune, è l’esperienza. L’esperienza necessita di tempo, di dedizione, di sacrificio e di applicazione. Diamo il tempo al tempo. I frutti non tarderanno a maturare.

Il ragazzo o la ragazza che durante la loro adolescenza, si sono confrontati con delle responsabilità di condotta, che hanno saputo trarre il meglio dal servizio militare, avranno la possibilità di svilupparsi come leader in tempi più brevi, assumendosi successivamente con successo delle cariche di responsabilità. Ancora una volta l’esperienza. Leadership. I frutti, per essere gustati, devono poter maturare. Diamo il tempo al tempo. Tanto per poterci ripetere un’ultima volta.

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