Pianificare? Tempo perduto!

MoltkeSicuramente vi è già capitato di investire – verbo scelto appositamente – interminabili ore nella pianificazione di qualsivoglia tema. Non importa se si è manager, ufficiali, capi ufficio. La nostra vita è una continua pianificazione. Noi pianifichiamo continuamente. Pianifico le mie vacanze, quando devo cambiare le gomme, quando devo andare dal dottore, come la celebre Madonna poi non è detto che dobbiamo pianificare anche la nostra vita sessuale. Eh sì i nostri pensieri ora si rivolgono al nostro magico oggetto. Lo Smart Phone. Ok, oppure una semplice agenda. Ma la cosa non cambia. L’uomo pianifica. H. von Moltke disse:

nessun piano sopravvive al contatto con il nemico

MarketingBello. Super! Allora perché dobbiamo pianificare? Perché investiamo o … ora cambio il verbo perdiamo tempo nella compilazioni di pagine e pagine di carta. Perché pianifichiamo? Saremmo stolti nel dire che ogni pianificazione va a pallino, ma onestamente quante volte ci è capitato di dover modificare questo o quel piano? Quell’azione? Quel progetto? Accidenti ci siamo detti, perché non ci è pensato prima! … La prossima volta faccio altrimenti … E via, si ricomincia a pianificare. Il piano perfetto probabilmente non esiste, ma un qualche cosa ci dice che comunque vale la pena di investire del tempo per prepararci adeguatamente per il futuro. Se ti interessa anche non solo il perché pianificare, ma anche come pianificare, forse questo articolo ti può interessare. Così nelle parole di Matteo Garnero nel suo libro Principi di marketing e strategia (pag 62), possiamo formulare una prima considerazione da contrapporre o meglio giustamente da interporre alla citazione di Molke:

Spesso si crede che la pianificazione irrigidisca i processi: al contrario, quando si hanno chiari gli obiettivi e le strategie aziendali, è più facile essere elastici nelle decisioni senza correre il rischio di commettere gravi errori o deviare eccessivamente dalla strada intrapresa.

Parole magiche: essere elastici e non perdere di vista il proprio obiettivo. Pensiero semplice, compatto! In aggiunta e tanto per essere chiari, pianificare, non significa assolutamente essere rigidi. Anzi, grazie alla pianificazione posso permettermi di scegliere altre strade senza per questo perdere di vista la mia meta finale. Non sempre è facile – essere flessibili – “No, no, non voglio cambiare! Voglio continuare così! Ho deciso; così andiamo avanti!”. Oddio questo atteggiamento è il principio della fine. È chiaro che scoccia continuare a cambiare, la flessibilità se è abbinata alla superficialità stanca. Per contro una giusta dose di sana pianificazione, un’attitudine positiva e un chiaro obiettivo, facilitano in caso di bisogno, di non perdere la via maestra. Non perdere la meta verso il successo o l’adempimento della propria missione.

Pub_i

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto