Ventisei

Oggi è un giorno particolare. Il primo di giugno 2012 iniziai presso il Cfo cond II (commando istruzione a cdt/sost bat/S3/asp uff SMG / Cfo SM I (corso di formazione di stato maggiore) alla Scuola Centrale di Lucerna. Il mio ruolo? Capo-gruppo. Ventisei è il numero di classi che ho avuto in questi quasi quattro anni e mezzo. Oggi, il 15 di dicembre 2016, la mia ventiseiesima classe è rientrata definitivamente al proprio domicilio.

Non ci sarà una ventisettesima classe, poiché al termine dell’anno, inizierò sempre a Lucerna e sempre alla Scuola Centrale, una nuova sfida professionale. Dal primo di gennaio 2017 infatti, sarò impiegato come capo-gruppo al Comando Istruzione alla Gestione , all’Informazione e alla Comunicazione (MIKA).

Ma torniamo al numero 26. Con una media die 12 partecipanti per classe, ho avuto il privilegio di istruire 312 ufficiali. Come insegnante militare, non ho solo dato, ma ho anche ricevuto. In tutto questo periodo, ho potuto approfittare della grande esperienza degli ufficiali di milizia e della loro esperienza civile. Una situazione di WIN-WIN.

A freddo, posso dire che questi 4 anni e sei mesi mi hanno ulteriormente arricchito. In questo periodo, ho svolto anche la funzione team-leader, dove ho potuto contare su camerati e superiori che mi hanno permesso di progredire.

Sicuramente, ho ancora tanto da imparare. Ora però, è giunta l’ora di voltare pagina e di continuare il mio cammino professionale. Un caloroso ringraziamento a tutte le persone che mi hanno sostenuto, aiutato, criticato. Grazie a tutti i partecipanti per il loro impegno a favore del nostro Paese. Grazie anche per tutte le esperienze che ho potuto incamerare. È stato fantastico.

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2 commenti su “Ventisei”

  1. Come sa, anch’io svolgo il mestiere dell’insegnante, anche se in tutt’altro contesto. Di conseguenza, conosco bene la sensazione di arricchimento che si prova quando si insegna: non soltanto per ciò che impariamo dai nostri studenti, ma anche per l’affetto che sanno donarci.
    Io questo scambio di affetto non sono riuscito ad instaurarlo in tutte le classi: ad esempio, io detesto i lavativi, e quindi se mi ritrovo a gestire una classe di nullafacenti tendo ad essere molto freddo nei loro confronti.
    Tuttavia, quando quest’affetto reciproco si crea a quel punto l’atmosfera in classe diventa molto piacevole, e a fine anno è davvero un grande dispiacere doversi dire addio.
    Nel suo caso immagino che il momento del distacco sia stato ancora più difficile da sopportare, perché non era soltanto un addio ai suoi alunni, ma anche un abbandono dell’insegnamento in generale. Le auguro di trovarsi altrettanto bene in questa sua nuova esperienza professionale, e chissà, magari un giorno di tornare nuovamente davanti a una lavagna.

    1. Grazie mille per le calorose parole. Concordo in tutto e per tutto. In un punto però … Anche se cambio funzione, continuerò ancora nella mia attività di insegnante. Dal 1.1.17, il mio pubblico però sarà prevalentemente civile. Il mio compito, sarà quello di trasmettere le conoscenze della condotta militare in ambito civile. Una nuova sfida, con un nuovo pubblico. Grazie di cuore per il commento. Alla prossima.

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